Il 5 luglio 2022 ricorre il sessantesimo anniversario dell’Indipendenza dell’Algeria; una data non scelta a caso, per festeggiare la nascita di una nuova nazione e la fine di un lungo impero coloniale: il 5 luglio,...
Di lì a qualche settimana sarà alla guerra. Potrà uccidere e morire. È la cosa più importante che gli succede da … Da cosa esattamente? Non sa bene se gli sia successo qualcosa. Sa che qualcosa gli manca qualcosa e la sente nell’incavo della pancia, fra sterno e stomaco. C’è come un buco. La guerra. Di colpo ha paura. Ma, nonostante, la nausea, vorrebbe capire di che. (Hervé Le Corre, Dopo la guerra)
uno speciale di Vanloon in 4 puntate per raccontarvi l'indipendenza algerina di cui si celebrano i 60 anni
Il compagno Franco Serantini è stato assassinato con fredda predeterminazione dalla polizia. L’accurato silenzio della radio e della televisione, come le menzogne della stampa più o meno ufficiale non ci sorprende[...]. Ma non è facile nascondere un cadavere[...]. (Da un volantino dell’Organizzazione anarchica milanese dell’11 maggio, conservato da ASFAI)
Il 7 maggio del 1972, nel corso di una manifestazione antifascista a Pisa la polizia bastonava sul Lungarno Gambacorti il giovane militante anarchico Franco Serantini, che poi la stessa notte sarebbe morto in carcere. In...
“C’è stato un periodo della mia vita [...] in cui l’affanno per me stesso, il fatto di dovermi personalmente curare di una mia risalita in superficie, mi appariva troppo grande, uno sforzo superiore alle mie possibilità.(P.V. Tondelli, da “Fenomenologia dell’abbandono”, in id. L’abbandono. Racconti dagli anni Ottanta, Bompiani)
Ricordiamo lo scrittore emiliano con uno dei suoi progetti più visionari: dare la parola a giovani scrittori e scrittrici
Sergentmagiù, ghe rivarem a baita?
100 anni fa nasceva Mario Rigoni Stern, una buona occasione per rileggere i suoi libri e per raccontare la sua vita
E le idee diventano sempre più forti in proporzione al grado di persecuzione su chi le professa. Non possono uccidere ogni socialista rimasto, siamo in troppi. E chi sopravvive, sarà un testimone ardente dell’Idea. Perciò sì è così: il futuro è nostro (Louise Michel da Marco Rovelli, Il tempo delle ciliegie)
150 anni fa il popolo insorgeva