Nell’attuale discussione sull’Europa si parla spesso di fallimento dello spirito comunitario e della necessità di uno spirito dei fondatori. Com’è nata veramente la Comunità europea? Guardando l’Italia della Ricostruzione, Roberto Ventresca ci parla di tecnocrazia europea, ma anche di capitalismo e Guerra fredda.

Approfondimenti

Nel corso della puntata abbiamo parlato del libro di Roberto Ventresca, Prove tecniche d’integrazione. L’Italia, l’Oece e la ricostruzione economica internazionale (1947-1953), FrancoAngeli, 2017. Il libro di Roberto Ventresca sarà presentato presso il Dipartimento Storia Culture Civiltà (DISCI – Piazza San Giovanni in Monte) dell’Università di Bologna alle ore 17 di giovedì 1 marzo 2018 e non il 28 febbraio come detto in puntata.

Abbiamo approfittato della chiacchierata con Roberto per parlare del presente, affrontando il discorso sulla “crisi” dell’Unione europea. Per approfondire, qualche voce del dibattito sulla crisi dell’Europa:

Roberto ci suggerisce inoltre questi libri:

  • Carlo Spagnolo, La stabilizzazione incompiuta. Il Piano Marshall in Italia (1947-1952), Carocci, 2001
  • Mauro Campus, L’Italia, gli Stati Uniti e il Piano Marshall, 1947-1951, Laterza, 2008

Jukebox

Non sono tantissimi i dischi che parlano di Europa, se non consideriamo le produzioni volute dall’Unione europea con un fine celebrativo. Particolarmente calzante ci è sembrato invece il disco Volk dei Laibach del 2006: vengono reinterpretati alcuni inni nazionali europei, come forma di racconto delle identità nazionali. Ci ascoltiamo le tracce Anglia e Germania.

(La copertina di questa settimana è presa da: grandeguerraproject.org)