La ricca vita di Nuto Revelli dalle parole del suo ultimo biografo Giuseppe Mendicino, scrittore ed esperto di letteratura di montagna.
Terza ed ultima puntata che dedichiamo al trentesimo anniversario del crollo del Muro di Berlino: chiudiamo il nostro viaggio dando un’occhiata alla stampa, italiana ed estera, e a quello che ha detto per ricordare il 1989.
Poland, first to fight
Continua il nostro viaggio nel 1989: questa tappa è dedicata alla Polonia e alla memoria complessa che ci riporta agli anni della Seconda guerra mondiale.
Nonostante i segnali in tutte le sfere della vita economica e politica, nessun cittadino o politico o qualunque altra categoria al di là della cortina di ferro notò niente che facesse pensare alla caduta del muro. (Bulent Gokay)
Una breve panoramica su un anno chiave che cambiò le sorti dell’Europa e del mondo. A trent’anni dalla caduta del Muro di Berlino, quell’indimenticabile 9 novembre 1989, un evento che suscita ancora dibattito, tra speranze e illusioni.
L'Unione Sovietica comunista e la Germania nazista firmarono il trattato di non aggressione, noto come patto Molotov-Ribbentrop, e i suoi protocolli segreti, dividendo l'Europa e i territori di Stati indipendenti tra i due regimi totalitari e raggruppandoli in sfere di interesse, il che ha spianato la strada allo scoppio della Seconda guerra mondiale (Risoluzione del Parlamento europeo sull’importanza della memoria europea per il futuro)
Una recente risoluzione del Parlamento europeo mette sullo stesso piano nazifascismo e comunismo: perché? Una rassegna del dibattito.
NO alla strumentalizzazione giovanile: unico scopo pubblicità. QUESTO è solo l’inizio più ci daranno più chiederemo. È arrivato il punto di saturazione: aumentare la tensione: unica soluzione! VOGLIAMO UN POSTO AUTOGESTITO NON LA CARITÀ! (da un volantino a firma "vari Bologna Punx", 1982)
Punk, rock, politica: "Siamo nati da soli" analizza il rapporto fra subculture e attivismo in un decennio spesso descritto come "riflusso".