Il centenario del sequestro di Giacomo Matteotti ha segnato profondamente il nostro 2024 di riflessione sulla storia: è una data fondamentale dell’antifascismo, ma come poche altre ha occupato uno spazio considerevole nel dibattito pubblico. Come mai? Perché proprio il deputato socialista del Polesine è diventato il simbolo dell’antifascismo prima e poi della nostra identità democratica e repubblicana? La redazione di Vanloon ha costruito questa puntata come spazio di riflessione e di approfondimento da accompagnare alle tante letture che potete fare in queste settimane; ai microfoni con noi c’erano lo storico e insegnante Antonio Senta, che ci ha raccontato l’eco del sequestro Matteotti negli ambienti dell’esilio antifascista, con particolare attenzione al mondo anarchico in Francia, ed Enzo Fimiani, storico dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti- Pescara.
Approfondimenti
Antonio Senta ha parlato delle vicende legate al sequestro di Matteotti e i riflessi che ebbero nell’ambiente del cosiddetto fuoriuscitismo in diversi suoi libri, che vi consigliamo di recuperare: A testa alta. Ugo fedeli e l’anarchismo internazionale (Zero In Condotta 2012) e UTOPIA E AZIONE per una storia dell’anarchismo in Italia (1848-1984) (Eleuthera 2015)
Di prossima pubblicazione è invece il saggio, realizzata insieme a Rodolfo Vittori Guerra civile. Bologna dal primo dopoguerra alla Marcia su Roma (1919-1922), Zero In Condotta.
Per approfondire invece “l’affaire Ricciotti Garibaldi jr” vi suggeriamo questo articolo
Enzo Fimiani ha invece appena pubblicato Un’idea di Matteotti. Un secolo dopo, con la casa editrice Marietti 1820 che verrà presentato alla Libreria Ubik di Bologna il prossimo 21 giugno alle 18
Per la ricostruzione del delitto Matteotti ci siamo servite di Mauro Canali Il delitto Matteotti (Il Mulino 2024)
L’audio a inizio di puntata è dell’AAMOD ed è preso da un cortometraggio del 1956 di Gino Martello Il delitto Matteotti
Juke box
Una rivisitazione del classico Canta di Matteotti di Michele Straniero da Cantacronache, Canti di protesta del popolo italiano – Canti della Resistenza, Albatros 1971
(in copertina un “santino” in ricordo di Giacomo Matteotti)