La Giornata della memoria dedicata alle vittime del terrorismo è stata istituita prendendo come riferimento il 9 maggio del 1978, data cui in cui venne ritrovato il corpo di Aldo Moro in Via Caetani a Roma. Ma in quella stessa giornata veniva ritrovato anche il corpo di Giuseppe “Peppino” Impastato, militante siciliano della sinistra rivoluzionaria.
In questi anni le due figure sono state spesso associate, in nome di una lotta per i valori del vivere civile stroncata dalla violenza. Con questa puntata di Vanloon, andiamo a ricostruire quel profilo di militante della nuova sinistra che Peppino Impastato aveva, andando a vedere come quella voglia di combattere il potere e costruire una società più giusta che aveva caratterizzato la stagione dei movimenti lo avesse portato a lottare contro la mafia.
Approfondimenti
Per costruire la puntata abbiamo chiesto aiuto a due autori che hanno lavorato su Democrazia Proletaria, l’organizzazione politica cui apparteneva Peppino Impastato: William Gambetta, storico del Centro studi movimenti di Parma, autore nel 2011 di Democrazia Proletaria. La nuova sinistra tra piazze e palazzi, edito da Punto rosso e Alfio Nicotra, ex militante di DP e giornalista, che nel 2021 ha pubblicato per Alegre L’agile mangusta. Democrazia proletaria e gli anni Ottanta.
Per approfondire la figura di Peppino Impastato vi raccomandiamo di consultare questa pagina del sito del Centro Siciliano di documentazione Peppino Impastato
Jukebox
Fratelli di soledad, Con chi stai
Gang, Ricordo d’autunno
The animals, The house of the rising sun
Procol Harum, A whiter shade of pale
Audio originale di radio Aut e spezzone del film “I cento passi” di Marco Tullio Giordana entrambi disponibili su youtube
(La copertina di questa settimana è un disegno da Il quotidiano dei lavoratori 10 maggio 1979, inserto speciale dedicato alla manifestazione di Cinisi in ricordo di Peppino Impastato- Istituto storico Parri, emeroteca storica)