Cosa hanno in comune gli acuti di Mina, le ballate di Bob Dylan, i canti popolari di Giovanna Marini, il sound dei Beatles, il rock di Patti Smith e le urla dei Sex Pistols? Sono importanti fonti per la storia.

Nella puntata affrontiamo il rapporto tra popular music e storia attraverso il libro Note tricolori. La storia dell’Italia contemporanea nella popular music (Pacini 2021) che, con un approccio interdisciplinare, tenta di superare gli scetticismi della storiografia tradizionale verso la musica e la canzone come fonti per la storia e raccoglie idee, progetti e nuove ricerche in corso.

Approfondimenti

P. Carusi, M. Merluzzi, Note tricolori. La storia dell’Italia contemporanea nella popular music, Pacini, 2021

A. Masini, Siamo nati da soli. Punk, rock e politica in Italia e in Gran Bretagna, 1977-1984, Pacini, 2019

A. Fanelli, Controcanto. Le culture della protesta dal canto sociale al rap, Donzelli, 2017.

F. Fabbri. Around the clock. Una breve storia della popular music, Utet, 2008

S. Pivato, A. Martellini, Bella ciao. Canto e politica nella storia d’Italia, Laterza, 2007

R. Middleton, Studying Popular Music, Open University Press, 1990

Jukebox

Mina, Io amo, tu ami, dall’album “Due note”, 1961

Patti Smith, Free Money (live Bologna 1979), dall’album“Horses”, 1975. 
Giovanna Marini, I treni per Reggio Calabria, dall’album “Il fischio del vapore” di G. Marini e F. De Gregori, 2002.