In occasione del Black History Month riprendiamo la nostra rubrica “musica e storia” per parlare degli Algiers, band di Atlanta, in Georgia, che ha da poco prodotto un nuovo album, There is no year.

Gruppo dalle sonorità potenti, che contamina post-punk, elettronica e soul per costruire una musica di denuncia e di rabbia, che parla del passato dello schiavismo e della segregazione ma anche del razzismo e del suprematismo bianco del presente.

Approfondimenti

Per preparare la puntata abbiamo letto tanti articoli sulla stampa musicale italiana che ha accolto sempre con grande entusiasmo le uscite di questo gruppo; qui alcuni spunti: 

Mauro Fenoglio, Algiers. Attacco al potere su “Rumore” n°306-307, estate 2017. 

Paolo Dordi e Gianluca Polverari, Algiers. In viaggio verso la redenzione su “Rockerilla” n° 473, gennaio 2020. 

Michele Primi, Sfidiamo l’apocalisse con l’arma del soul, da “La lettura” del 22 dicembre 2019. 

Bellissima lettura da supporto per comprendere questa stagione della musica e della politica statunitense (ma non solo) Fernando Rennis, Politics. La musica angloamericana nell’era di Trump e della Brexit, Arcana 2018.

Jukebox

In questa puntata abbiamo fatto il nostro solito viaggio non cronologico ma tematico attraverso la discografia del gruppo di cui vi abbiamo parlato. Abbiamo selezionato per voi Blood da “Algiers (2015)

Cleveland e Walk like a panther da “The Underside of power (2017)

Dispossession da “There is no year” (2020)