A parlare di calcio e antifascismo la prima immagine che viene in mente è quella di una fila di calciatori che fanno il saluto romano, ma solo uno di loro rimane con le braccia sui fianchi. Questa Immagine è una foto del 1931 dove Bruno Neri, calciatore e partigiano, viene immortalato. Una foto diventata quasi un santino. In pochi sanno però che lo stesso Bruno non si limitò a quel gesto, ma divenne partigiano e morì per mano nazista. La storia di Bruno Neri è la prima che Edoardo Molinelli racconta nel suo Cuori partigiani: la storia dei calciatori professionisti nella Resistenza italiana, e pagina dopo pagina si incontrano calciatori con storie davvero interessanti come per esempio quella di Giuseppe Peruchetti, portiere dell’Inter e partigiano con Beppe Fenoglio, o quella di Raf Vallone non solo giocatore del Torino e partigiano ma anche giornalista e attore.
Tante belle biografie che tra un calcio al pallone e uno ai fascisti, ci fanno riflettere su come i calciatori di oggi possono influenzare o meno l’opinione pubblica

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Approfondimenti

Oltre a Cuori partigiani, sempre nell’ambito sport, fascismo e resistenza vi consigliamo

Marisa Canella e Sergio Giustini, Sport e fascismo, Franco Angelio 2009

Massimo Novelli, Bruno Neri.Il calciatore partigiano, Graphen 2002

Un bel percorso didattico su sport, fascismo e Resistenza è disponibile sulla rivista di didattica della storia dell’Istituto nazionale Ferruccio Parri, Novecento.org

Jukebox

Questa puntata è stata accompagnata dal disco “Sunday Boys“, nuova produzione della band sardo-bolognese punk oi! Zeman. Anche Sunday boys è una produzione di Hellnation
Abbiamo ascoltato:
La nostra gioventù e Bar dei ragazzi