La rivoluzione dei Garofani in Portogallo. Un altro 25 aprile ⋆ Vanloon

In occasione del cinquantesimo anniversario della Rivoluzione dei Garofani, l’insurrezione che portò alla sconfitta dell’Estado Novo, ci occupiamo finalmente del 25 aprile portoghese! Sempre di antifascismo si tratta, ma noi di Vanloon facciamo un po’ fatica a separarci dalla nostra Resistenza. La storia dell’insurrezione dei soldati e degli ufficiali portoghesi, che lottarono contro il fascismo e per la costruzione del socialismo, è anche la bellissima storia dell’ultima rivoluzione tentata in Europa.

Approfondimenti

In italiano sono per anni mancati dei titoli che permettessero di approfondire la storia della Rivoluzione dei garofani, a parte alcune pubblicazioni militanti veramente rare: a colmare questo vuoto arriva Riti di passaggio. Cronache di una rivoluzione rimossa. Portogallo e immaginario politico 1974-1975 di Sandro Moiso, e Giulia Strippoli; Giulia Strippoli, ricercatrice dell’Università di Lisbona è stata nostra ospite in puntata.

In questi giorni sui vari settimanali in edicola stanno uscendo approfondimenti, per cui vi invitiamo a tenere d’occhio le varie pubblicazioni. Come vedrete un largo spazio lo trova anche la canzone simbolo della rivoluzione portoghese, Grândola vila morena di José Zeca Afonso, da cui anche noi siamo partiti. Per avere una storia della canzone veramente accurata vi raccomandiamo però l’articolo del sempre documentato portale “Antiwar songs” : https://www.antiwarsongs.org/canzone.php?id=229&lang=it

Sempre confrontandovi con la stampa, troverete anche parecchi articoli sui romanzi che hanno raccontato questo passaggio storico: Alla rivoluzione sulla due cavalli di Marco Ferrari, edito da Sellerio nel 1995, è il più citato, anche se noi non ce ne siamo occupati purtroppo; l’altro, da cui abbiamo preso anche delle letture è Antonio Lobo Antunes, In culo al mondo, Einaudi, Torino 1996 (edito per la prima volta in Portogallo nel 1983).

Infine abbiamo avuto anche un contributo audio dal nostro amico Franco Tomassoni, ricercatore anconetano da anni residente a Lisbona, che ci ha raccontato questo particolare 25 aprile 2024.