Nei giorni in cui la Palestina si riaccende per la decisione di Trump di riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele, ricorrono i trent’anni della Prima Intifada, la rivolta delle pietre. Lotta non violenta del popolo palestinese contro l’occupazione che creò, con l’impegno della società civile, il primo nucleo di un’autonomia palestinese. Ne parliamo con il professor Wassim Dahmash, curatore di Voci palestinesi dell’Intifada, Nuova cultura 2006.

Approfondimenti

In questo trentesimo anniversario, l’Intifada del 1987 non ha conosciuto l’attenzione e l’approfondimento che avrebbe meritato. Ci limitiamo qui a suggerire alcune letture utili per approfondire la questione:

  • Michele Giorgio, Chiara Cruciati, Cinquant’anni dopo 1967-2017. L’occupazione di Cisgiordania, Gaza e Gerusalemme Est e il fallimento della soluzione dei due Stati, Edizioni Alegre 2017
  • Wassim Dahmash (a cura di ), Voci palestinesi dell’Intifada, Nuova cultura 2006 (1a ed. Vecchio faggio 1989)
  • Jacopo Frey, La situazione sociale e politica nella Striscia di Gaza e in Palestina in prospettiva storica, in «Umanità nova», 25 aprile 2011

Sulla letteratura palestinese che abbiamo avuto modo di citare solamente in coda di intervista, vi suggeriamo:

  • Wassim Dahmash, Letteratura palestinese. Antologia, La Sapienza Orientale-Studi 2005
  • Aa.Vv., La terra più amata. Voci della Letteratura palestinese, Manifestolibri 2002, (1a ed. Il manifesto, 1988)

Jukebox

Per la puntata abbiamo ascoltato un album che ci è sembrato rievocasse le atmosfere dell’Intifada, da Bisca99posse, Guai a chi ci tocca, 1995 e in particolare le tracce No way e Guai a chi ci tocca.