i militanti comunisti nel cinema di casa nostra
Il 12 dicembre un anno era passato/ dal giorno delle bombe della strage di stato/ e in uno scontro in piazza, con una bomba al cuore/ ammazzan Saltarelli gli sbirri del questore
la storia dell'omicidio del militante di Rivoluzione comunista
La forza del 25 aprile consiste nella forza del collettivo prossimo a un plebiscito con cui si espresse il senso di liberazione dall’oppressione di fascisti e nazisti. Ma sarebbe errato guardare al 25 aprile con una prospettiva rivolta al passato, ossia come a un fatto meramente celebrativo; in realtà lo spirito del 25 aprile va rivolto al presente e soprattutto al futuro come la linea di ispirazione di ogni agire collettivo e di ogni intervento comunitario contro qualsiasi rigurgito fascistoide o razzistico. (Enzo Collotti, Fuori dall’assedio, come allora da “Il manifesto” del 24 aprile 2020)
rassegna stampa del 25 aprile 2020
Non capimmo che era l’inizio di quella che si chiamò strategia della tensione, la nostra stessa fantasia non poteva arrivare ad immaginare che a tanto si sarebbe ricorsi per fermare una generazione – operaia e studentesca – scesa in strada per chiedere che la modernità appena intravista. (Luciana Castellina)
Non capimmo che era l’inizio di quella che si chiamò strategia della tensione, che a tanto si sarebbe ricorsi per fermare una generazione
"Si rivelava l’assenza di condivisione del potere da parte dei maschi, nasceva un sospetto: quello che stavamo vivendo era una festa di tutti o loro l’avevano organizzata e noi eravamo le invitate?" (Lidia Ravera)
Chiudiamo il cinquantennale del Sessantotto con Elena Davigo, una delle curatrici della mostra "Non è che l’inizio", che ci parla di Bologna, '68 e femminismo.
Direte loro che non combatterete! Direte a coloro che diffamano i lavoratori, direte ai calunniatori del popolo (dal campanile parte La Leggenda del Piave)... Direte che i vostri padri hanno difeso la patria dal barbaro invasore che minacciavano i sacri confini e che noi del 99 [...] siamo sempre quelli di allora! (Peppone)
In chiusura del centenario della Grande Guerra intervistiamo Enrico Gaudenzi che ci parla di cinema e censura.