Parliamo delle imminenti elezioni made in Usa attraverso una delle più famose strips americane, Doonesbury di Garry B. Trudeau.
Nata nel 1970 durante gli anni a Yale dell’autore, questa striscia si è affermata come uno dei più potenti strumenti di irrisione del potere e della politica statunitense attraverso la satira ma allo stesso tempo è diventata, grazie ai suoi personaggi, uno specchio delle trasformazioni della cultura e della società USA. Seguendone i protagonisti e i volti ricorrenti vi parleremo quindi di fumetti entrando però nella storia di questo paese che si appresta ad entrare in uno dei suoi più importanti appuntamenti, le elezioni
Approfondimenti
Riportiamo qui una veloce rassegna della bibliografia di Doonesbury di cui ci siamo serviti nella puntata. I volumi disponibili in lingua italiana non sono tanti e devono essere ricercati fra biblioteche e fumetterie, con pazienza.
Iniziamo da due libri pubblicati da Milanolibri nella collana i Libri di Linus rispettivamente nel 1973 e 1974, Doonesbury e …Attenti al mattone!.
Una figura che va citata nella diffusione di questo fumetto in Italia è quella del giornalista Enzo Baldoni, scomparso tragicamente in Iraq nel 2004 che aveva coltivato il progetto di una pubblicazione e traduzione completa delle strisce di Doonesbury, che però si è fermata solo al primo volume, con Doonesbury. L’integrale 1970-1972, edito nel 2009 da Blackvelvet.
Interessanti sono i volumi “monografici” Doonesbury. La lunga strada verso casa del 2006 e Doonesbury. Bel lavoro, George! del 2007, entrambi editi da Arcana.
Sull’attuale presidente statunitense vi suggeriamo l’uscita più recente Trump! Trent’anni di Donald. Dalle strisce di «Doonesbury», pubblicato da Rizzoli Lizard nel 2017. Vi consigliamo infine di provare a recuperare un libro molto utile e molto bello, disponibile per i bolognesi alla Biblioteca Sala Borsa, Flashbacks. Il meglio di Doonesbury dagli anni ‘70 ad oggi, edito nel 1997 da Baldini&Castoldi: il volume offre una selezione storica delle migliori strisce, dando una loro contestualizzazione.
Jukebox
Per questa puntata ci siamo lasciate ispirare dalle sonorità punk-pop molto americane dei Greenday che hanno riportato la redazione di Vanloon ai fasti dell’adolescenza. Abbiamo ascoltato When I come around e She dall’album “Dookie” (1994), Armatage shanks da “Insomniac” (1995), la ballade Wake me up when september ends da “American idiot” (2004)
(La copertina di questa settimana è presa da una striscia di Doonsbury)