Vanloon esplora la storia a teatro, declinato con lo sport, terreni per ora poco o mai battuti. Andiamo alla scoperta della storia di Peter Norman, l’atleta australiano immortalato nella celebre foto delle Olimpiadi di Città del Messico (1968) assieme a Tommie Smith e John Carlos col pugno chiuso al cielo. Loro diventarono icone della lotta per i diritti civili, lui rimase nell’ombra dell’Australia razzista che lo mise ai margini. Lo spettacolo teatrale Pugni chiusi di Maurizio Boschini ne ripercorre la vicenda umana.

Approfondimenti

Ci ha parlato di Pugni Chiusi Maurizio Boschini, autore dello spettacolo che vede invece alla regia Gianni Marras.

(Il trailer del monologo messo in scena dall’attore Jacopo Trebbi)

Ad accompagnarci nella storia di Peter Norman abbiamo avuto Nicola Sbetti, storico dello sport autore di due interessanti saggi usciti per Le Monnier Giochi di potere. Olimpiadi e politica da Atene a Londra 1896-2012 del 2012 e, insieme a Riccardo Brizzi, Storia della Coppa del mondo di calcio (1930-2018). Politica, sport, globalizzazione del 2018.

Per approfondire la figura di Norman, vi suggeriamo anche:

  • Carlo Santi, Sessantotto, l’anno del non ritorno, Infinito, 2018
  • Matt Norman, Il saluto, (documentario realizzato dal nipote dell’atleta australiano)
  • Riccardo Gazzaniga, Abbiamo toccato le stelle. Storie di campioni che hanno cambiato il mondo, Rizzoli, 2018, in particolare l’ultimo capitolo e, dello stesso autore, un bell’articolo dal blog: L’uomo bianco in quella foto, 27 luglio 2018

Jukebox

Abbiamo ascoltato: Numero nove di Filippo Andreani, dall’album “La prima volta” del 2015; Ridi pajaccio dei Muro del Canto, dall’album “L’ammazasette” del 2012 e Traccia una rotta, dall’omonimo album degli Airesis del 2010.

(La copertina di questa settimana non poteva che riprodurre un particolare di quell’evento iconico, che abbiamo preso da Cameralook)