L’8 settembre del 1943 è il giorno in cui, tramite un proclama alla radio, il Maresciallo Pietro Badoglio, Capo del Governo dopo l’arresto di Mussolini, comunicava ai soldati impegnati nei vari fronti e anche alla...
A Rodi c'era una dozzina di generali e di ammiragli. Burocrazia, interferenze di comandi, gelosie, incomprensione. Cose naturali, si dice, quando c'è sete di comando e desiderio di rapide e brillanti carriere. Ma nel momento del pericolo nessuno osò comandare. Di carriera pareva loro sufficiente quella percorsa, e tergiversando tentarono di salvare i galloni d'argento. (Alessandro Natta, "L’altra Resistenza")
Della storia dei Possedimenti italiani dell’Egeo ci si occupa poco. Al fine di proporre un racconto diverso, in occasione dei 110 anni da quella conquista, la redazione di Vanloon ha deciso di parlare di Rodi.
E venne l’8 settembre, il serpente grigioverde delle divisioni naziste per le vie di Milano e di Torino, il brutale risveglio: la commedia era finita, l’Italia era un paese occupato come la Polonia, come la Jugoslavia, come la Norvegia. In questo modo, dopo la lunga ubriacatura di parole, certi della giustezza della nostra scelta, estremamente insicuri dei nostri mezzi, con in cuore assai più di disperazione che di speranza, e sullo sfondo di un paese disfatto e diviso, siamo scesi in campo per misurarci. Ci separammo per seguire il nostro destino, ognuno in una valle diversa. (Primo Levi, Oro. Da: "Il sistema periodico")
Anche quest'anno appuntamento consueto con le bibliografie natalizie di Vanloon. In questa puntata: neofascismo, Piazza Fontana, Carlo Ginzburg, Primo Levi e Annie Ernaux.