In occasione del Giorno del ricordo abbiamo fatto due chiacchiere con Viola Santi, storica, che nei suoi studi si è occupata di confine orientale. In particolare siamo andati a scandagliare il processo di “riscoperta” delle foibe che ha portato alla legge sul ricordo del 2004 e ci siamo chiesti perchè da storia- evento locale, quella delle foibe sia passata a rappresentare una delle autobiografie della nazione, per la gioia della destra nazionalista.

Approfondimenti

Per questa puntata abbiamo citato l’articolo dello storico Davide Conti uscito su “Il Manifesto” il 4 febbraio, l’articolo dello storico Eric Gobetti uscito su “la Repubblica” il 6 febbraio.

L’anno scorso avevamo inervistato lo storico Piero Purich del collettivo Nicoletta Burbaki che si occupa di fake-news e inesattezze varie riguardo il confine orientale.

Sul blog “Gli stati generali” lo storico David Bidussa ci invita ad una riflessione intorno alla narrazione delle foibe solo da una parte

Sul sito dell’istituto storico della Resistenza del Friuli Venezia Giulia è stato pubblicato un vademecum per il giorno del ricordo, da scaricare e leggere

Viola Santi ha scritto vari articoli sul confine orientale, l’ultimo è questo su “lavoro culturale” di cui ci ha parlato in puntata

Jukebox

Questa settimana abbiamo scelto il gruppo punk sloveno anni ’70 Paraf con la canzone revolutja

(La copertina di questa settimana è presa da un particolare del campo di concentramento di Rab (Croazia) scattatata ad agosto 2017. Questo di Rab è il più grande campo di concentramento italiano in Jugoslavia per la repressione dei civili sloveni e croati)