In questa puntata torniamo a parlare di Palestina attraverso la letteratura, con "Una terra per restare". A parlarne con noi la traduttrice Giulia Beatrice Filpi.
Audio Player
Abbiamo provato forte difficoltà di fronte all’appena trascorso Giorno della Memoria: non possiamo condividere la modalità con cui lo si vive se lo si riduce a una celebrazione rituale e vuota. Riconoscendo l’unicità della Shoah, consideriamo importante restituire al 27 gennaio il senso e il significato con cui era stato istituito nel 2000, vale a dire un giorno dedicato all’opportunità e all’importanza di riflettere su ciò che è stato e che quindi non dovrebbe più ripetersi, non solo nei confronti del popolo ebraico. Il 27 gennaio 2024 è stato una scadenza particolarmente difficile e dolorosa da affrontare: a cosa serve oggi la memoria se non aiuta a fermare la produzione di morte a Gaza e in Cisgiordania e in tutti i territori in cui ci sono guerre e conflitti? Se e quando alimenta una narrazione vittimistica che serve a legittimare e normalizzare crimini? (Dall’appello Mai indifferenti, Voci ebraiche per la pace)
La giornata della memoria del 2024 fra ricorrenze istituzionali e la denuncia delle violenze a Gaza. Rassegna Stampa
Audio Player
“Posso aver accesso a questi musei e archivi in quanto palestinese?" E lui risponde, prima di riattaccare, che non vede cosa potrebbe impedirmelo. Anche io non vedo cosa possa impedirmelo, tranne la mia carta di identità
Sulla scia dell'evento ospitato dalla biblioteca Cabral di Bologna "La letteratura non è un dettaglio minore - Maratona di lettura Adania Shibli", siamo tornatə a parlare della Palestina partendo da un libro che ci è piaciuto molto. Tornare a parlare di letteratura palestinese è secondo noi una delle maniere migliori per avere un punto di vista complesso su quanto sta succedendo oggi in quei territori.
Audio Player
La Ramallah richiamata alla mente adesso è illusione. Non è la città che oggi ho presentato a Tamim. Come lei, e con lei, sono il Cairo, Beirut, Damasco e tutte le città arabe: un’illusione dettata dalla fantasia[...]Non piango per un passato qualsiasi o per questo presente o per il futuro. Io vivo con i cinque sensi, cerco di capire la nostra storia, cerco di vedere e ascoltare i suoni degli anni della vita. Cerco, a volte, di raccontare
Una puntata dedicata al poeta palestinese Murid Al-Barghuti scomparso quest'anno
Audio Player
Essere comunista in Israele non è certo cosa facile. Ancora meno facile è essere avvocato comunista israeliano e difendere sistematicamente i palestinesi accusati di resistenza nei territori occupati durante la guerra dei Sei giorni del giugno 1967. Per questa sua attività è stata e continua a essere oggetto di minacce e pressioni di ogni genere. Nemmeno i suoi avversari le negano però una notevole dose di coraggio, soprattutto il coraggio delle sue opinioni. (Massimo Massara, 1976)
Torna in libreria la testimonianza di Felicia Langer, Con i miei occhi (1974). Ne parliamo con Ugo Giannangeli, avvocato e attivista pro-Palestina.
Audio Player
Popolo della gloriosa intifada: che la resistenza si estenda; che si brucino copertoni in tutte le strade
Nei giorni in cui la Palestina si riaccende per la decisione di Trump di riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele, ricorrono i trent'anni della Prima Intifada, la rivolta delle pietre. Ne parliamo con il professor Wassim Dahmash, curatore di Voci palestinesi dell'Intifada, Nuova cultura 2006.