La workingclass non è solo il maschio bianco etero in fabbrica, ma è anche donna. Ne parliamo partendo da alcuni romanzi
Mi alzo alle cinque del mattino/ inizia il giorno come niente fosse/e continuo a scrivere sino a che è tutto facile/ come il continuo raccorciarsi delle ombre/tutto è vertiginosamente facile/scrivere un verso per scriverli tutti/sfiorare tutte le morti per l’unica morte
la poesia operaia di Luigi Di Ruscio raccontata da Angelo Ferracuti
"Allora mi chiamavano chav, scarto della terra, mi dicevano di tornare nelle fogne in cui ero nato. Mi davano del razzista, del frocio-che-odia-se-stesso, dello psicopatico, del misogino. [...] Avevo 27 anni. Una metà di me si vergognava di dove venivo. L'altra metà ne era orgogliosa." (D. Hunter, Chav. Solidarietà coatta, Edizioni Alegre 2020)
Intervista allo scrittore Alberto Prunetti, curatore del romanzo Chav.